Forestali: pronto nuovo emendamento, nostro obiettivo votarlo oggi

mariella maggio“In queste ore abbiamo fatto un lavoro importante, preparando un nuovo emendamento che sostituisce la prima ‘bozza’ e che, una volta approvato, sarà in grado di far riprendere il percorso lavorativo di forestali e antincendio”. Lo dice Mariella Maggio, parlamentare regionale del PD e vicepresidente della commissione Lavoro all’Ars.

“Il nuovo emendamento all’esame della commissione Bilancio – aggiunge Maggio – prevede uno stanziamento maggiore rispetto agli 11 milioni e 500 mila euro. Comprendiamo bene che c’è un bacino di persone in attesa di risposte, ma è meglio utilizzare qualche ora in più per scrivere una norma che possa permettere di avere un lasso di tempo più ampio, in attesa della delibera del Cipe”.

“Il nostro obiettivo – conclude Maggio – è votare in aula l’emendamento oggi”.

Tempi maturi per la riforma del servizio antincendio

mariella maggio
“Chiusa la fase dell’assestamento di bilancio, risulta sempre più evidente che sono maturi i tempi per una riforma complessiva del settore della forestazione. Infatti, per quanto riguarda i forestali, in particolare l’antincendio, vorrei chiarire che l’emendamento di riscrittura del comma 4 dell’art. 12, che mi vede prima firmataria, serve a dare insieme risposte alla rimodulazione finanziaria del servizio antincendio e di riorganizzazione del settore, ma anche a fare in modo che la riduzione del fabbisogno finanziario, invece di ricadere sulle giornate lavorative, si applichi oltre che sul taglio dell’indennità di rischio anche attraverso la riorganizzazione del lavoro, a partire dalla riunificazione del settore che con la Finanziaria era stato suddiviso in due blocchi”. Lo afferma in una nota il deputato Pd Mariella Maggio. “Appare ora lapalissiano che si debba procedere a riformare il settore – aggiunge il vicepresidente della Commissione Lavoro all’Ars -, anche con una proposta organica di riforma del servizio antincendio. Per questo – conclude Maggio -, presenterò un ddl che risponda alle esigenze di reinterpretare il lavoro forestale: dalla salvaguardia del patrimonio boschivo al concetto di bosco produttivo per dare anche finalmente certezze ai lavoratori”.

Precari. Maggio (Pd): Piano straordinario di assunzioni nella scuola, se non dovessero arrivare risposte dagli incontri, necessario spostare dibattito in Direzione nazionale del Pd

scuola
“Il piano straordinario di assunzioni di docenti, previsto dalla riforma della scuola e che ha preso il via pochi giorni fa, oltre a non rispondere ai reali bisogni degli alunni e delle famiglie, sta causando una massiccia migrazione senza tenere conto delle condizioni personali, a volte drammatiche, spesso difficili di chi non può abbandonare le proprie regioni”. Lo afferma il deputato Pd Mariella Maggio, che in queste ultime settimane è stata impegnata in una serie di assemblee con i rappresentanti dei docenti , le OO.SS e Caterina Altamore, responsabile Pd in Sicilia della “Scuola, università e Ricerca”. “Se oggi al tavolo Nazionale con i tecnici del MIUR, che si sta tenendo in queste ore e al quale non sto partecipando perché impegnata a Sala d’Ercole sul dibattito inerente il ddl di ripubblicizzazione dell’acqua, non ci saranno aperture sulle proposte che sono frutto delle richieste dei docenti -prosegue Maggio -, e se l’assessore Lo Bello, che lunedì abbiamo incontrato a margine dell’ultima assemblea, non dovesse riuscire nel confronto che ha chiesto di avere con il ministro Giannini, ritengo che, per la sua gravità, il problema debba essere rappresentato venerdì, per chiarezza, alla direzione nazionale del Partito Democratico. Non si può penalizzare il Sud anche per questo. Bisogna immediatamente apporre i correttivi che discriminano soprattutto i lavoratori del Sud, non è accettabile che si inventino formule e criteri che, invece di avere l’obiettivo di sanare la loro posizione, spinga i lavoratori del mondo della scuola alla rinuncia e al mantenimento dell’incertezza della condizione di precariato”. Dal 28 luglio scorso ad oggi sono state oltre 30 mila le domande di assunzione per un posto da insegnante che sono state inviate al Miur. La maggior parte arrivano dalle regioni del Mezzogiorno. “I precari della scuola stanno vivendo giorni difficilissimi per la confusione in cui le direttive per la mobilità e l’assunzione in ruolo li hanno cacciati – aggiunge il vicepresidente della Commissione Lavoro all’Ars -, prigionieri di un tecnicismo che li vuole consegnare alla rinuncia al buio, senza poter scegliere, che li pone di fronte ad un dilemma: tra una vita da precario, forse fino a quando non saranno chiare le sorti della graduatoria ad esaurimento, e una stabilizzazione al Nord, lasciando affetti e affrontando grandi difficoltà di natura economica. Forse – conclude Maggio – doveva essere questo uno dei punti qualificanti della riforma della scuola, ricordandoci che parliamo di coloro che devono formare i nostri figli”.

Rocco Chinnici, uomo giusto e senza paura

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Contava molto, Rocco Chinnici, sulla formazione di una coscienza civile e democratica. Era un uomo, come ebbe a scrivere il regista Pasquale Scimeca su L’Unità, un uomo giusto e senza paura. Erano le otto del mattino del 29 luglio del 1983, in via Pipitone Federico, al civico 63, nel centro di Palermo. Un’esplosione degna di Beirut e poi sull’asfalto i corpi senza vita del giudice Rocco Chinnici, degli uomini della sua scorta, Mario Trapassi e Eduardo Bartolotta, e del portiere del suo stabile Stefano Lisacchi.E sono sempre le parole di Scimeca che spiegano perché oggi noi tutti dobbiamo ricordare quest’uomo e il suo sacrificio e, personalmente, entrare a Sala d’Ercole e difendere i diritti di tutti. “E se vogliamo sapere veramente perché lo hanno ammazzato, perché poi hanno ammazzato i suoi ‘allievi’ Falcone e Borsellino, dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la società del nostro tempo, quel buco nero che ha inghiottito la coscienza civile della nostra nazione, la corruzione della classe politica, di quella economica, della burocrazia, e perché no, anche nell’intimo delle nostre coscienze.”

Scuola, ma non è una vera riforma

scuolaUna vera riforma della scuola andava fatta con il consenso di studenti e insegnanti e non contro di loro. E che questa strada sia sbagliata, e non condivisa, lo dimostrano le tante manifestazioni di piazza. Oggi lo hanno dimostrato anche i numeri alla Camera dove è stata definitivamente approvata. Su 454 deputati presenti hanno votato a favore in 277, 173 contro. In quattro si sono astenuti. Sono 39, tra i quali Speranza e Cuperlo, i deputati Pd che non hanno partecipato al voto sulla riforma della scuola. Tra questi, sarebbero 24 gli esponenti della SinistraDem. Roberto Speranza risultava in missione ma ha fatto sapere di non aver partecipato per scelta. Secondo i tabulati, oltre ai cinque no alla riforma – tra cui quelli dei siciliani Capodicasa e Zappulla -, tanti, tra quelli che non hanno partecipato al voto, sono riconducibili all’area guidata da Speranza e ai cuperliani come Davide Zoggia, Nicola Stumpo e Maria Iacono. A dimostrazione che una parte consistente non solo di elettori e di militanti ma anche di rappresentanti politici del Partito Democratico chiede un Pd che porti avanti le riforme con un vero confronto all’interno del partito e con le parti sociali.

Legge sugli appalti: ecco perché non ho partecipato al voto

mariella maggio2Non ho partecipato al voto sulla norma che modifica la gestione degli appalti perché non mi ha convinto la posizione della presidenza dell’Assemblea che – di fronte al parere negativo dell’ufficio legislativo – rimanda la decisione al Parlamento. Ho sottoscritto la richiesta di verifica di incostituzionalità bocciata dall’Aula. Non si può non rimanere colpiti da un atteggiamento strano e di pressing dei soggetti interessati presenti e sicuramente una grande preoccupazione per quello che potrà determinare un contenzioso di fronte alla conferma di un vizio di costituzionalità. Respingo le accuse che ci sono state lanciate sulla volontà di bloccare la gestione degli appalti in presenza di una norma nazionale vigente. Forse dovremmo riflettere un po’ di più su una strana accelerazione.

Reintegrare i circa 1.200 lavoratori forestali antincendio

antincendio“Bisogna reintegrare i circa 1.200 lavoratori forestali antincendio che attualmente sono fuori dal servizio: l’impegno del PD all’Ars va in questa direzione”. Lo dicono il presidente del gruppo PD all’Ars Baldo Gucciardi e i parlamentari Giovanni Panepinto e Mariella Maggio.

“Si tratta di personale escluso per via della disposizione che prevede un risparmio del 20% sulla spesa – aggiungono – ma questo obiettivo è, nei fatti, già raggiunto dal momento che i ritardi nella partenza del servizio antincendio determinano un numero complessivo minore di giornate lavorative”.

“Inutile ribadire – aggiungono gli esponenti del PD – che si tratta di personale che svolge un ruolo cruciale a difesa del territorio. La Sicilia non può permettersi di attraversare l’estate senza le necessarie contromisure di fronte al rischio, purtroppo sempre presente, di incendi”.

Agricoltura: trovare subito una sede adeguata per il Cra

craAssemblea al CRA (centro di ricerca agricola) per parlare di accorpamenti con altri centri. Un punto è imprescindibile: non si può tagliare sulle risorse umane e sulle strumentazioni, a livello nazionale va fatta una battaglia per fare rientrare Palermo in una dei sei centri in cui verrà mantenuta la ricerca di filiera senza esclusione di quella della floricoltura. A livello regionale, invece, ho dato la mia disponibilità ad aprire subito un confronto con l’assessorato all’agricoltura, per trovare una sede adeguata a tenere dentro i laboratori e i campi per le sperimentazioni. È ora che la ricerca abbia un ruolo fondamentale per una competitività fondata su qualità e innovazione, in questo caso nel settore dell’agricoltura che deve tornare ad essere, nella nostra regione, volano di sviluppo.

Stabilizzazione precari, serve impegno bipartisan a Roma

maggioMariella Maggio, parlamentare regionale del PD e vicepresidente della commissione Lavoro all’Ars, ha incontrato questa mattina a Palazzo dei Normanni, insieme con Antonella Milazzo (PD, componente della commissione) ed altri parlamentari regionali, una delegazione di precari degli enti locali accompagnati da una rappresentanza di sindaci siciliani.

“Dobbiamo evitare – dice Mariella Maggio – di arrivare anche quest’anno alla scadenza della proroga dei contratti dei precari senza una soluzione certa sul loro futuro. Per questo abbiamo deciso di predisporre un documento, da sottoporre ai capigruppo ed ai segretari regionali dei partiti, per impegnare i parlamentari nazionali siciliani ad individuare una soluzione da sottoporre al governo nazionale. In questo senso, è già pronto un disegno di legge a Roma”.

“È necessario un provvedimento che, nell’ambito delle misure sui precari, tenga conto delle specificità della situazione siciliana. Bisogna attivarsi – conclude la vicepresidente della commissione Lavoro – al di là degli schieramenti, per attivare tutti i canali, politici ed istituzionali, per una stabilizzazione che ponga fine alla pagina del precariato negli enti locali della Sicilia”.