Gucciardi-Maggio: assicurare futuro a lavoratori ASU

cropped-mariella-maggio1.jpg“E’ necessario trovare soluzioni che, pur nelle difficoltà di reperimento delle risorse della Finanziaria 2015, assicurino un futuro ai 6000 lavoratori ASU”. Lo dicono il presidente del gruppo Baldo Gucciardi e la parlamentare Mariella Maggio firmatari di un emendamento che se approvato consentirebbe il finanziamento per l’anno 2016. “I tagli ed il contenimento della spesa – spiegano i parlamentari PD – non possono certamente gravare su lavoratori che da anni prestano la propria opera negli Enti locali”.

Finanziaria: istituire fondo per garantire accesso al credito per aziende confiscate

“E’ indispensabile pensare all’istituzione di un fondo di rotazione che garantisca l’accesso al credito agevolato alle aziende confiscate alla mafia e sottoposte a gestione commissariale”. Lo dice Mariella Maggio, parlamentare regionale PD, firmataria dell’emendamento che chiede misure di sostegno per tutte le aziende in difficoltà in seguito a confisca.
“ Non possiamo rinunciare ad un piano d’intervento per la continuità delle attività delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità. Aziende – spiega Mariella Maggio – che, oltre ad essere l’emblema della lotta contro la presenza delle organizzazioni criminali nel tessuto economico, rappresentano un’opportunità concreta di lavoro che non può essere sprecata. Senza un impegno su questo versante si rischia di vanificare l’ottimo lavoro sul piano della repressione con un conseguente paradosso: attività economiche simbolo dell’illegalità, che una volta sequestrate non sono in grado di divenire modelli di legalità economica, e di garantire sicurezza sociale ai lavoratori coinvolti. Sono certa che il Parlamento comprenderà l’importanza di una misura – conclude la parlamentare PD – che può essere strumento indispensabile per sostenere attività altrimenti destinate alla chiusura”.maggio

Violenza di genere. Maggio (Pd): Approvati i nuovi standard strutturali ed organizzativi per centri antiviolenza e casa di accoglienza

maggio“La nostra Regione ha compiuto un grande passo nella lotta alla violenza di genere con il decreto del presidente Crocetta che ha approvato i nuovi standard strutturali ed organizzativi per i Centri antiviolenza, Casa di accoglienza ad indirizzo segreto e Casa di accoglienza per gestanti e madri con figli.” Lo afferma in una nota il deputato Pd Mariella Maggio, che aggiunge: “Il decreto presidenziale, del 31 marzo (il numero 96/2015), fa riferimento alla Convenzione di Istanbul, che nel 2013 è stata definitivamente ratificata dal Parlamento italiano. Gli standard strutturali ed organizzativi approvati – spiega Maggio – hanno la finalità di garantire uniformità diffusa dei requisiti e qualità dei servizi per meglio prevenire e contrastare la violenza intra-familiare e altre specifiche forme di violenza contro le donne, di proteggere e fornire sostegno alle vittime. Il decreto – specifica la parlamentare regionale – dà un tributo a tutte quelle donne e a quei minori vittime di violenza ed ha tra i suoi principali obiettivi l’individuazione di una strategia condivisa e riconosce ufficialmente la necessità di azioni coordinate tra tutti gli attori a vario titolo coinvolti nella presa in carico delle vittime per la prevenzione e il contrasto del fenomeno. La rete dei centri, ovviamente, va estesa ed il problema è sempre quello delle risorse, ma personalmente mi batterò per questo obiettivo”.

Liberi consorzi: perché ho votato contro il rimando in Commissione del ddl

consorziHo votato contro il rimando in Commissione del ddl sui liberi consorzi e città metropolitane, non perché il testo rappresenti il punto d’arrivo (principalmente tradisce quello che a mio parere deve essere tra gli obiettivi principali da continuare a perseguire: il decentramento di funzioni dalla regione ai territori), ma perché avvia un percorso di riduzione di costi e di funzioni doppie.
I lavoratori vengono tutelati, mentre, strumentalmente, le opposizioni gridano ai licenziamenti. Quindi, perché strumentalmente rinviare? E’ vero, siamo in ritardo, ma appunto per questo, trattandosi di una riforma profonda, è necessario partire e, con il contributo di tutti, maggioranza e opposizioni. Tra l’altro il percorso d’aula, non solo per i circa 100 emendamenti presenti, ma anche per gli altri che è possibile presentare, determina una condizione di miglioramento e di perfettibilità. Quindi l’opportunità per tutti noi di contribuire a varare una norma più vicina possibile ai bisogni della gente.

“Strage del pane”: noi non dimentichiamo le lotte per il riscatto sociale

strageDopo il “no”, inaudito, dell’ex commissario Tucci, oggi alle 11, finalmente, a Palermo si scopre la lapide nella parete laterale di Palazzo Comitini, che dà su vicolo Sant’Orsola, per ricordare i 24 morti (anche un bambino di nove anni…) e i 158 feriti della “Strage del pane”. Dopo troppi anni si riuscirà a dare un riconoscimento alle lotte per il riscatto sociale della Sicilia dopo lo sbarco anglo-americano. Quel 19 ottobre del 1944, infatti, a Palermo la gente si riversò davanti a quello che era il palazzo della Prefettura semplicemente per protestare per la fame e trovò l’esercito con i suoi moschetti. Il sangue venne lavato immediatamente per non lasciare traccia dell’eccidio, che infatti venne come rimosso dalla memoria collettiva. Noi però non abbiamo dimenticato e non dimentichiamo. La strage di Palermo fu il primo episodio stragista della storia della Sicilia riconsegnata all’Italia. E oggi come sempre è per me un dovere ricordare.